Viene sviluppato a partire dal 1938 con l'obiettivo di realizzare un carro
dotato di armamento e capacità di sopravvivenza superiori ai precedenti
modelli. Il primo prototipo appare nella primavera del 1940 e, dopo il
collaudo, ne viene immediatamente autorizzata la produzione in grande
serie. L' M13 è caratterizzato da uno scafo costituito da un'armatura
d'acciaio sulla quale vengono inchiodate le piastre di corazzatura. L'armamento
viene potenziato grazie ad un pezzo anticarro da 47/32 istallato in torretta
a cui è abbinata una mitragliatrice Breda da 8 mm. Altre due mitragliatrici
vengono inoltre posizionate nella parte anteriore destra dello scafo.
Non appena disponibili, i carri vengono inviati d'urgenza in Africa settentrionale,
dove l'offensiva inglese sviluppatasi in seguito all'operazione Compass
sta travolgendo l'intero dispositivo militare italiano. Tuttavia, impiegati
sempre in piccoli gruppi e senza adeguato coordinamento, gli M13 non riescono
a prevalere sui carri inglesi, sicuramente alla loro portata. Decine di
M13 cadono intatti nelle mani delle truppe inglesi e del Commonwealth
per essere da questi reimpiegati, soprattutto dagli australiani.
Armamento:
1 cannone da 47/32, 3 mitragliatrici Breda 38 cal. 8 mm
Velocità: 31 Km/h
Autonomia: 400 Km
Equipaggio: 4
Peso: 14 ton.