Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto
Inquadrato nel Corpo d'Armata Alpino, sul fronte del Don, in sei mesi di operazioni impegnandosi con cosciente sprezzo del pericolo nella rimozione di campi minati, nel pattugliamento e nei colpi di mano effettuati al di là delle linee nemiche, profuse dedizione e sacrificio al limite delle possibilità umane. All'inizio dell'offensiva invernale avversaria si oppose eroicamente al primo furioso attacco dei carri armati nemici su Rossosch e contribuì a rendere possibile lo sganciamento del Comando del Corpo d'Armata Alpino immolando la vita, oltre che del proprio Comandante, di quasi la metà degli effettivi. Durante il successivo ripiegamento, nel corso dei continui ed incessanti attacchi avversari, in quindici giorni di disperati combattimenti culminati nello sfondamento di Nikolajewka, si sacrificò, nel nome dell'Italia, lasciando in terra di Russia 324 caduti, più di tre quarti del proprio Organico di Guerra. Fulgido esempio dell'eroico ardimento e del supremo spirito di sacrificio dei guastatori dell'Arma del Genio (Fronte Russo, gennaio 1943 - al XXX battaglione genio guastatori).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto
Superbo Reparto d'assalto, fucina di valorosi, durante venti mesi di dura campagna sul fronte dell'Africa Settentrionale, impegnato in tutte le più aspre battaglie, esprimeva nel valore di tutti e nell'eroico olocausto di molti il più luminoso prodigio dell'arditismo e del dovere fino al sacrificio (Africa Settentrionale, gennaio 1941 - luglio 1942 - XXXII battaglione genio guastatori)