"Altius tendo"
Ordine Militare d'Italia
Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia (1915 - 1918) (All'Arma di Fanteria).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 3 agosto 1916
I battaglioni Susa e Exilles con mirabile ardimento, con abnegazione e tenacia, superate difficoltà ritenute insormontabili, dopo lotta accanita e cruenta, sloggiarono, di sorpresa, il nemico dal M. Nero, che assicurarono alle nostre armi (Monte Nero 15 - 16 giugno 1915).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 29 ottobre 1922
Il battaglione "Pinerolo", incaricato in circostanze assai difficili ed avverse, di proteggere il ripiegamento di altri reparti, tratteneva con cosciente ardire e sereno sprezzo del pericolo il nemico preponderante di forze e di mezzi finché, votato alla morte, fece intero sacrificio di se alla Patria, sempre mobilmente e generosamente servita.si distinse sempre per fulgido valore, indomita costanza, alta disciplina (M. Mirzliarch, 2 giugno 1915. Valle Resia, 22-29 ottobre 1917. Tagliamento, 2 novembre 1917. Pielungo, 5 novembre 1917. M.Dagh, 6 novembre 1917).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 29 ottobre 1922
Il battaglione Albergian rimasto completamente isolato in grave situazione, pur intuendo di essere perduto, persisteva per due giorni nella più fiera ed ostinata difesa delle importanti posizioni ad esso affidate. Ributtava vigorosamente più volte il nemico preponderante di forze e di mezzi, finché, in procinto di essere sopraffatto, con disperata energia tentava eroicamente di aprirsi un varco con le armi per raggiungere la nuova linea di difesa (M. Pleka, 24, 25 ottobre 1917).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 24 luglio 1947
Nella grave situazione creatasi con la conclusione dell'armistizio, affrontava senza esitazione il nuovo ma tradizionale nemico e col concorso di altri reparti attaccava un presidio nemico, obbligandolo alla resa dopo breve ma violenta lotta. Benché costituito da uomini di classe anziana, che dopo la liberazione dell'Italia del sud avrebbero avuto diritto al congedo, accettava di far parte del corpo italiano di liberazione col quale prendeva parte all'inseguimento del nemico dagli Abruzzi alla linea Gotica, imponendosi per serietà e serena fermezza di propositi. Si distinse per audacia e ardire nel travolgere le successive resistenze del nemico e per la saldezza nel respingere tutti i ritorni controffensivi (Quenza (Corsica), 15 settembre 1943 ~ Abruzzi-Marche: giugno - luglio - agosto - settembre - 1944 - al Battaglione alpini "Monte Granero")
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 20 marzo 1950
Destinato a presidiare un importantissimo settore del M. Golico - perno della difesa della conca di Tepeleni - in un lungo periodo di cruente formidabili lotte, ne assicurava il possesso con incrollabile tenacia e con mirabile eroismo. Nel corso della vittoriosa avanzata, con audaci azioni ed abili manovre, contribuiva efficacemente alla vittoria finale, aprendo energicamente e decisamente la via alle susseguenti colonne della divisione 'JULIA' (Fronte greco, 25 febbraio ~ 25 aprile 1941 - per il Battaglione "SUSA")
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito
Decreto
Reggimento alpini appena costituito su base Volontari in Ferma Breve, chiamato ad operare in terra di Bosnia si presentava all'impegnativo compito con straordinario entusiasmo e forma impeccabile. Durante i cinque mesi trascorsi in quella martoriata terra operava con serenità, equilibrio e fermezza, riuscendo ad imporre alle opposte fazioni le ragioni della giustizia e del rispetto reciproco. Chiamato a costituire il dispositivo di protezione in occasione della visita del Santo Padre alla città di Sarajevo, sapeva brillantemente confrontarsi con la difficile situazione e con i grandi momenti di tensione determinati dallo storico evento, evidenziando all'attenzione della pubblica opinione mondiale la spiccata professionalità, l'affidabilità e la bravura del soldato italiano e riscuotendo la stima e la considerazione delle autorità militari e civili della città. Generosi con i deboli e bisognosi, determinati ad eliminare le ingiustizie e le sofferenze, gli uomini del 3° reggimento alpini si imponevano per la loro disponibilità e umanità, mantenendo sempre una rigorosa equidistanza tra le diverse etnie e religioni, puntualmente e significativamente riconosciuta da tutte le fazioni contrapposte. Con il loro costante, incessante ed eccezionale impegno, gli alpini del 3° reggimento contribuivano in misura determinante a ripristinare condizioni di convivenza pacifica in una terra tragicamente martoriata dalla guerra. Reggimento di alpini solido e straordinariamente motivato, che ha contribuito nella delicata e visibilissima area di Sarajevo - Pale a consolidare il prestigio delle Forze Armate italiane nel contesto internazionale (Sarajevo, Bosnia - Herzegovina 03 febbraio 1997 - 28 giugno 1997 e 18 agosto 1997 - 14 ottobre 1997).
Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 10 aprile 1942
Dopo aspra ed ardita marcia notturna, compiuta in alta montagna in condizioni atmosferiche eccezionalmente avverse, conquistava di sorpresa, con mirabile bravura, una importante posizione, mantenendone saldamente il possesso, malgrado violenta tormenta e tenace reazione di fuoco dell'avversario. Dopo essere rimasto per quattro giorni in critica situazione ed aver subito sensibili perdite, riprendeva, ricevutone l'ordine, risolutamente il movimento in avanti, trascinando anche i feriti in uno sforzo decisivo (Colle del Pelouse - Mont Rond - Grange Melzet - fronte occidentale, 21 - 24 giugno 1940 - al Battaglione alpini "Val Dora")
Croce d'Oro al Merito dell'Esercito
Decreto 28 luglio 1995
Il Battaglione Alpini "SUSA" quale componente operativa del Contingente 'ALBATROS' impiegato nella missione di pace delle Nazioni Unite in Mozambico, si presentava al difficile compito del presidio e controllo del Corridoio di BEIRA e delle zone limitrofe, importantissime sul piano socio-economico e strategico, in maniera impeccabile svolgendo tutte le attività connesse con la sicurezza dell'area e con i rifornimenti ferroviari e stradali con serietà e fermezza di propositi, sempre interpretando a pieno il ruolo di strumento affidabilissimo di deterrenza. In un'area molto sensibile ed incerta, divenuta sempre più vasta in relazione all'incremento dei compiti assegnati, operava per circa otto mesi con elevata efficacia ed impareggiabile capacità operativa, fronteggiando con perizia le molteplici e diversificate esigenze e garantendo sempre al massimo le operazioni di verifica e di mantenimento della pace. Esempio chiaro di valore indiscusso, che ha concorso in maniera determinante al buon esito della missione e ad elevare il prestigio dell'Esercito e dell'Italia in ambito internazionale (Chimoio, Mozambico, 22 marzo 1993 - 31 ottobre 1993).
Medaglia d'Argento di Benemerenza
Decreto 5 giugno 1910
Si segnalò per operosità, coraggio, filantropia e abnegazione nel portar socorso alle popolazioni funestate del terremoto calabro - siculo del 28 dicembre 1908.
Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa
In segno di viva, tangibile riconoscenza per il generoso contributo offerto alle operazioni di soccorso sviluppate dalle unità C.R.I. in favore delle popolazioni colpite dall'alluvione del novembre 1994.