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Afghanistan, sport e diritti delle donne
fonte:
TAACW
08/12/2015 11:00
Operazioni Internazionali
Herat, una partita di calcio femminile per riflettere sui diritti delle donne
Una partita di calcio femminile, un bel gol per le donne afgane
Contenuto pagina
"Una partita di calcio femminile è già un bel gol per le donne afgane! Lo sport ha sempre unito le persone ma oggi si è pienamente manifestata la sua funzione di acceleratore sociale per una causa nobile, che combatte una piaga ancora troppo spesso presente". Con queste parole il 1° Caporal Maggiore Elisabetta Martina, capitano della squadra italiana, ha commentato l'insolito incontro di calcio femminile tra le ragazze del Contingente Militare Italiano e la squadra femminile del Bastan Football Club.
La partita fa parte della manifestazione "A match for Women Rights – Afghanistan and Italy, together we win", svoltasi ieri a Camp Arena ad Herat, sede del Contingente militare italiano in Afghanistan, ed organizzata dalla cooperazione civile e militare (CIMIC).
Il capitano della squadra afgana, vincitrice dell'incontro, ha sottolineato che "oggi non ha vinto la nostra squadra, ha vinto l'Afghanistan. Organizzare una partita tra donne era impensabile fino a qualche anno fa, quindi grazie al contingente militare italiano, possiamo dire che abbiamo realizzato un sogno".
Soddisfazione espressa anche dal Generale Comandante del Train Advise Assist Command West (TAACW) e Comandante del Contingente militare italiano su base Brigata Aosta, Mauro D'Ubaldi: "vogliamo incoraggiare tutti a fare questa scelta importante: - ha detto – convincere ad educare i propri figli a non commettere violenza degli uomini contro le donne, né giustificare o rimanere mai in silenzio di fronte a questi atti".
Almeno un centinaio di tifosi entusiasti hanno fatto da cornice ad un evento importante, nella sua semplicità.
Gli italiani a Herat sono impegnati nell'assistenza e nell'advising delle Forze di Sicurezza e delle Istituzioni, ma anche a favorire lo sviluppo di una cultura basata sul rispetto dei diritti civili, delle donne, dei giovani.
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