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A Herat il Contingente italiano celebra la Santa Messa con Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia

Monsignor Marcianò incontra i Militari Italiani a Herat

​​​​​Momenti di intensa spiritualità quelli vissuti dai militari italiani impiegati nella missione Resolute Support in Afghanistan. Una presenza importante, quella dell’Ordinario Militare per l’Italia, venuto a celebrare la Pasqua e ad aprire la Porta Santa presente a Camp Arena. Ancora più unica, l’esperienza dei 15 militari che, nell’occasione, hanno ricevuto da lui il Sacramento della Cresima.


Dopo aver trascorso il giovedì Santo con i soldati italiani presenti presso l’hub aeroportuale di Al Minhad, negli Emirati Arabi Uniti, Monsignor Marcianò è giunto ad Herat venerdì pomeriggio. La tradizionale Via Crucis sotto uno straordinario cielo stellato, ha iniziato il percorso spirituale del triduo.


Nella giornata di sabato, l’Arcivescovo ha dedicato il suo tempo al colloquio con tutte le articolazioni del contingente, incontrando i militari sia in gruppo sia singolarmente. Al termine di una giornata davvero "campale" attorniato dalla maggior parte dei militari liberi dai servizi operativi, ha quindi celebrato una toccante Veglia Pasquale.


Si è così giunti con sentimenti di grande partecipazione all’appuntamento con la solenne Messa di Pasqua, nella quale, ai 15 cresimandi, hanno fatto da cornice numerosissimi colleghi italiani e alleati. “I sacramenti sono il sigillo di una relazione d’amore”,  ha detto Monsignor Marcianò nel corso di una ispirata omelia.


Al termine della Celebrazione, una delle fasi più significative di questa memorabile Visita Pastorale: l’aperura ed il passaggio del Vescovo, seguito dal Cappellano del TAAC West, Don Carlo Lamelza, e da tutti i militari presenti, attraverso la Porta Santa.


Al momento dei saluti, l’Ordinario Militare ha avuto parole di affettuoso ringraziamento per tutti i soldati del Contingente italiano, per la passione unica con cui svolgono il loro servizio, per i sorrisi e gli sguardi determinati e sereni nei quali si può leggere la forza con cui sanno ogni giorno rinnovare il proprio servizio al Paese.


Il Generale D’Ubaldi, nel ringraziare Monsignor Marcianò per una visita destinata a costituire un momento incancellabile della missione del Contingente italiano, ha voluto ricordare come l’impegno nella fede non costituisca un fattore di debolezza, bensì una manifestazione di solidità nello svolgimento quotidiano e coraggioso, del proprio dovere.​

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