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fonte: COMFOP Sud

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Si conclude la prima fase del progetto "Fencing for Change" promosso dal COMFOPSUD in collaborazione con enti ed istituzioni locali.

Si conclude la prima fase del progetto “Fencing for Change”

Si è svolta questa mattina, presso lo Stadio Militare “Albricci”, in via Generale Francesco Pignatelli, la manifestazione conclusiva della prima fase del progetto “Fencing for Change”, alla presenza di autorità civili e militari della città di Napoli. 


Il progetto, promosso dal Comando Forze Operative Sud, in collaborazione con la Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, la Federazione Scherma Campania, l’Università Federico II e l’Ufficio Scolastico Regionale, ha introdotto, a titolo gratuito, dei corsi di scherma in alcune scuole primarie e secondarie di primo grado di Napoli. Obiettivo del progetto è stato quello di promuovere, attraverso lo sport, una corretta educazione ai valori fondamentali della società civile. 


"Fencing for Change" rappresenta la cultura dell’integrazione e dell’inclusione sociale e permette ai giovanissimi di Napoli, soprattutto quelli provenienti da contesti sociali più a rischio, di cimentarsi in una disciplina nuova e ricca di insegnamenti che vanno oltre la dimensione sportiva. 


Alla manifestazione hanno partecipato circa 270 ragazzi, provenienti dalla scuole “Ignazio di Loyola” e “Andrea Angiulli”, che nei mesi scorsi hanno fruito dei corsi di scherma tenuti dal personale istruttore  dell’Esercito. Il momento più significativo della giornata, che ha avuto inizio con la cerimonia dell’Alzabandiera solenne e l’intonazione dell’inno nazionale suonato dalla Fanfara dell’8° reggimento bersaglieri, è stata la finale della gara di scherma tra alcuni alunni selezionati in rappresentanza dei due istituiti, seguita dalla premiazione dei vincitori.

 

A seguire, gli studenti, accompagnati da professori e genitori, sono stati coinvolti in diverse attività ludico - sportive allestite sul manto erboso dello stadio “Albricci”. Il Comandante del COMFOPSUD, Generale di Corpo d’Armata Luigi Francesco De Leverano, nel salutare i partecipanti, ha sottolineato come gli obiettivi posti a base del progetto siano stati raggiunti: “un progetto che vuole sottolineare come lo sport sia veicolo di diffusione e partecipazione di quei valori universali e irrinunciabili quali: lealtà, spirito di sacrificio, sana competizione”. Rivolgendosi quindi ai genitori presenti: “abbiamo lavorato con la speranza che questo impegno avrebbe potuto migliorare ed arricchire la crescita dei vostri figli. Possiamo affermare di esserci riusciti. E questo ce lo confermate voi, che vivete quotidianamente ansie, aspettative, gioie ed anche dolori di una generazione alla quale, tutti insieme, vogliamo  fornire le basi per un futuro migliore!”




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