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La Brigata "Granatieri di Sardegna" impegnata in un'esercitazione antiterrorismo a Roma.

La Brigata "Granatieri di Sardegna" nell'esercitazione "Secundus 2015".

​Un’aliquota di personale della Brigata “Granatieri di Sardegna” ha partecipato ad un'esercitazione antiterrorismo svolta nella giornata di ieri nelle "zone calde" della città di Roma.

L
'attività, mirata a testare le procedure previste per l'esercizio della gestione di eventi di crisi, è stata condotta in vista del prossimo Giubileo della Misericordia.

L'esercitazione, inserita nell’ambito di un programma avviato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni, ha coinvolto Unità Intervento Speciale (Un.I.S.) delle Forze di Polizia, le Forze Speciali militari, in stretto coordinamento con le Forze di Polizia territoriali e di assetti che partecipano all’Operazione “Strade Sicure” del Raggruppamento “Lazio, Umbria, Abruzzo”, deputate al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, per contrastare eventuali azioni delittuose, insieme a Vigili del Fuoco, Vigili Urbani e 118.

Nell’ambito della simulazione, in particolare, si intendeva validare le attività tecniche per posti comando (dal livello strategico a quello tattico) e le procedure operative, dirette a registrare i tempi di intervento delle Un.I.S. e delle Forze Speciali militari coinvolte, in un contesto di scenari multipli e simultanei.

Nella circostanza, presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stata attivata l'Unità di Crisi alla quale hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate coinvolte nella simulazione, nonché Ufficiali della Brigata “Granatieri di Sardegna”.

Inoltre, al fine di testare l'effettività dei flussi informativi, è stato realizzato un collegamento in video teleconferenza tra la sala operativa della Questura e la sala operativa del Raggruppamento "Lazio, Umbria, Abruzzo".

L’attività, che ha avuto un esito positivo, ha consolidato i presupposti per una collaborazione sempre maggiore tra le varie parti in causa, confermando la valenza del costante contributo a tutela della collettività da parte della Forza Armata.


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