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Il Reggimento Artiglieria a Cavallo si addestra alla gestione dello spazio di battaglia in ambiente anfibio e a rischio CBRN.

Scopo esercitazione: testare procedure di impiego per garantire supporto di fuoco alla manovra della Brigata “Pozzuolo dei Friuli”

​Conclusa a Vercelli l'esercitazione "LENO 20", simulata in ambiente anfibio e sotto minaccia Chimica, Biologica, Radioattiva e Nucleare (CBRN). L'attività è stata condotta dal Reggimento Artiglieria a Cavallo con personale e assetti dispiegati contemporaneamente nella base logistica di Cascina Pelato, nell'area addestrativa di Candelo Massazza e nella caserma "Scalise".

L'esercitazione ha avuto lo scopo di testare la conoscenza di tecniche e procedure relative all'impiego del Reggimento in ambiente operativo, al fine di sviluppare il processo decisionale di pianificazione ed emanazione degli ordini necessari a garantire il supporto di fuoco alla manovra della Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli".

L'attività si è svolta nel massimo rispetto delle normative tese a limitare la diffusione del contagio da COVID-19 e ha visto lo schieramento del Posto comando di Reggimento e di una Batteria suddivisa in due sezioni con quattro obici FH-70 da 155/39mm.

Le unità sono state coordinate e dirette sul terreno da un Posto Comando di Batteria, mediante collegamenti e sistemi informatici, mentre un Nucleo di sorveglianza e controllo del fuoco ha garantito l'osservazione e la gestione tiro, l'acquisizione degli obiettivi e la sorveglianza del campo di battaglia.

In tale contesto, il Reggimento ha testato le proprie capacità di difesa CBRN, reagendo a un attacco simulato operato con armi chimiche e assolvendo, al contempo, alla missione assegnata.

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