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fonte: COMALP

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Elevata la capacità del personale di operare in montagna.

Corso della durata di tre settimane: sci-alpinismo, costruzione di ricoveri, autosoccorso in caso di valanghe e slavine

​Nell’ambito della formazione di base per l’acquisizione e lo sviluppo della capacità di muovere e combattere in terreno montuoso, la Brigata Alpina “Taurinense” prosegue le attività addestrative in montagna organizzando un Corso Basico sciistico a favore del proprio personale.

L’addestramento, di tre settimane, condotto nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19, ha visto i militari del 2° e del 3° Reggimento Alpini, del 1° Artiglieria Terrestre (da montagna), del Nizza Cavalleria (1°) e del 32° Genio Guastatori addestrarsi in Alta Val Susa nel comprensorio sciistico della Via Lattea mentre gli alpini del 9° Reggimento si sono esercitati presso il comprensorio sciistico di Campo Felice in Abruzzo.

Il corso, svolto sotto la supervisione di istruttori qualificati, ha consentito agli allievi di approfondire la conoscenza delle tecniche di base, dei materiali e del loro corretto uso nella pratica dell’attività sciistica e sci-alpinistica, vedendoli inoltre impegnati nella realizzazione di ricoveri di circostanza e nell’autosoccorso in caso di valanghe o slavine, attività basilari per muovere e combattere in terreno montano.

Terminata questa prima sessione addestrativa, il personale particolarmente distintosi per impegno e capacità verrà avviato a svolgere corsi sci-alpinistici sempre più selettivi, al termine dei quali potrà arrivare a conseguire le qualifiche di “esperto militare in neve e valanghe”, “comandante di squadra soccorso” e di “guida alpina militare”.

L’addestramento in montagna rappresenta per le Truppe Alpine dell’Esercito una delle fasi principali della formazione specialistica del proprio personale. Le specifiche capacità che vengono acquisite risultano fondamentali non solo nell’ambito delle numerose operazioni internazionali in cui opera l’Esercito, ma anche in Patria qualora chiamati a intervenire con assetti specialistici a supporto della popolazione civile colpita da pubbliche calamità.

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