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fonte: COMLOG

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Fondamentali saranno sempre di più i laboratori campali per fornire risposte tempestive nei teatri operativi.

I nuovi laboratori della Forza Armata saranno incentrati anche sulla biologia molecolare per diagnosticare il COVID-19

​Nella giornata di ieri, a Padova, alla presenza del Comandante Logistico dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo, si è tenuto il Convegno scientifico dal titolo "Il Laboratorio Analisi, strumento o risorsa?", organizzato dal Dipartimento Militare di Medicina Legale di Padova.

 

All'evento, che ha avuto luogo presso l'Aula Magna del Dipartimento Militare, sono intervenuti il Comandante di Sanità e Veterinaria dell'Esercito, Tenente Generale Antonio Battistini, e illustri rappresentanti del mondo Accademico e della Sanità civile. La loro presenza è testimonianza della piena sinergia d'intenti con il comparto sanitario militare in un momento di importante espansione delle proprie capacità e apertura alla collaborazione con il Servizio sanitario nazionale, con cui ha proficuamente collaborato anche nel corso dell'attuale emergenza pandemica.

 

Il Comandante Logistico ha aperto i lavori del convegno evidenziando come in questo periodo storico il "laboratorio analisi" possa considerarsi come una risorsa sanitaria irrinunciabile. Fondamentali - ha sottolineato il Generale Figliuolo -  saranno sempre di più i laboratori campali per fornire risposte tempestive per la diagnosi nei teatri operativi. Inoltre, tali assetti si affiancheranno ai nuovi laboratori della Forza Armata incentrati anche sulla biologia molecolare e ciò consentirà di ampliare ulteriormente le capacità diagnostiche anche per il COVID-19  a beneficio di tutta la collettività.

 

I lavori, presieduti dal Maggior Generale Giacomo Mammana, Direttore del Policlinico Militare di Roma "Celio", hanno ricevuto il contributo di illustri cattedratici dell'Università degli Studi di Padova, tra i quali il professor Mario Plebani, Direttore del Dipartimento di medicina di laboratorio dell'Università di Padova e il professor Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell'Università di Padova.

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