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Il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina incontra i militari italiani impegnati nell’Operazione Joint Enterprise.

#EsercitoItaliano #Dipiùinsieme per il Kosovo

​La visita odierna in Kosovo rappresenta per il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina un ritorno carico di una forte componente emotiva nei luoghi che lo hanno visto Comandante della missione KFOR dal 6 settembre 2013 al 3 settembre 2014.


L’incontro con i militari italiani impiegati in Kosovo, è stata l’occasione per esprimere la propria soddisfazione nei confronti dell’operato svolto dagli uomini e dalle donne dell’Esercito e anche di Aeronautica, Marina e Carabinieri; “More Togheter” così come recitava il motto scelto dallo stesso Generale Farina nel suo periodo di Comando in questa missione, al fine di esaltare la collaborazione e il dialogo tra tutti gli attori responsabili della sicurezza e del progresso del Kosovo.


In mattinata, il Generale Farina è stato a Camp Film City – Priština/Prishtinë, dove ha incontrato il Generale di Divisione Salvatore Cuoci – attuale comandante della missione a guida NATO KFOR – e il personale italiano impiegato presso il quartier generale di KFOR.


Il Capo di SME ha inoltre avuto l’opportunità di incontrare il Presidente e il Primo Ministro del Kosovo, Hashim Thaçi e Ramush Haradinaj, oltre a Rustem Berisha e al Generale Rrahman Rama, rispettivamente ministro e comandante delle KSF (Kosovo Security Forces).


Nel pomeriggio il Generale Farina ha invece salutato il personale del Multinational Battle Group West – unità multinazionale a guida italiana composta da italiani, sloveni, austriaci e moldavi, di competenza nel settore occidentale del Kosovo – nella base denominata Camp Villaggio Italia presso Peć/Peja, per poi recarsi, assieme al comandante di KFOR ed al comandante del MNBG-W, Colonnello Ruggero Cucchini, in visita presso il Monastero di Visoki Dečani dove ha avuto un breve colloquio con l’abate Padre Sava Janjic.   

  

L’operazione KFOR a guida NATO, denominata “Joint Enterprise” vede la partecipazione di circa 4000 soldati di 28 Paesi differenti; il contingente italiano consta di poco più di 500 militari delle varie forze armate, attualmente impiegati in diverse unità multinazionali a guida italiana - Multinational Battle Group West (MNBG-W), Multinational Specialized Unit (MSU) dell’Arma dei Carabinieri, Joint Regional Detachment – South East (JRD - SE) – oltre che in numerosi incarichi di responsabilità presso il quartier generale di Priština/Prishtinë.

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