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Oltre 80.000 presenze al 63° Raduno, nel 2016 a Palermo

I Bersaglieri sfilano a Rimini a passo corsa con 60 fanfare

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A Rimini in 80.000 per il 63° Raduno nazionale dei Bersaglieri. Presente il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi. 


80.000 tra giovani, vecchi, reduci della 2^ GM, bambini e fanfare, si sono radunati stamane a Rimini dove ha avuto luogo un festoso raduno dell'Associazione Nazionale Bersaglieri. 

Era presente anche una rappresentanza di bersaglieri in servizio, una compagnia del 11°​ reggimento bersaglieri di Orcenico che ha sfilato con la fanfara e la bandiera di guerra. 


A salutare le migliaia di bersaglieri in congedo ed in servizio, e la tantissima folla che ha voluto assistere al raduno, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Generale Danilo Errico, il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi,  il Presidente dell'Associazione Nazionale Bersaglieri Generale Marcello Cataldi e i sindaci di Rimini e di Palermo, città che ospiterà il raduno nazionale del 2016. 


Rimini era invasa dai cappelli piumati già da venerdì 8 maggio, e ieri sera in tutte le piazze si sono tenuti concerti delle fanfare delle tante sezioni presenti in tutte le regioni italiane, le stesse fanfare che stamane hanno continuamente accompagnato lo sfilamento delle Fiamme Cremisi per le vie di Rimini.  Un plauso unanime è andato al Comitato Organizzatore dell'evento, per lo sforzo che ha permesso il pieno successo della manifestazione. 


Il Presidente dell'ANB Marcello Cataldi ha ricordato quanto sia importante trasmettere valori ai giovani, valori che fanno parte del DNA dei bersaglieri, che interpreti principali della storia del risorgimento italiano sono tutt'oggi impiegati in tutte le missioni internazionali a cui l'Esercito Italiano partecipa e che operano anche sul territorio nazionale a fianco delle forze dell'ordine, non ultimi quelli che fanno parte del contingente di 1800 soldati dell'Esercito che assicurano la sicurezza dell' EXPO a Milano. 


Il Generale Errico, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, nel suo discorso ha sottolineato come i bersaglieri dal 1858, anno dell'inondazione di Savona, contribuiscano con il loro intervento a tutte le emergenze del Paese, e :"continuino ancora oggi a distinguersi per umanità, audacia, dedizione e spirito di sacrificio, risultando essere tra i soldati dell'Esercito più amati dagli italiani". 


I bersaglieri sono un corpo dell'Esercito nato come fanteria celere d'élite fondato il 18 giugno 1836 dal generale Alessandro La Marmora, e da allora hanno partecipato a tutte le operazioni dell'Esercito Italiano sia nelle missioni internazionali (attualmente in Afghanistan, Libano, Kosovo, Somalia e Gibuti solo per citare le principali) sia a tutte le emergenze di protezione civile e di concorso alle forze di polizia in Italia.


L'Associazione  Nazionale Bersaglieri opera con i suoi volontari, ex militari che hanno militato nei reparti bersaglieri, nella Protezione Civile Nazionale alla quale contribuisce attualmente con 12 squadre pronte ad essere impiegate e si distingue in tutti i comuni ove è presente una sezione per iniziative di solidarietà.


Al termine del cerimonia si è celebrato il passaggio della stecca tra Rimini e Palermo, città che ospiterà il prossimo raduno nazionale nel 2016.​

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