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fonte: COMFOP Sud

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La Brigata Sassari ha partecipato all'evento "Monumenti Aperti 2019" ospitando tre diversi percorsi espositivi nella Caserma La Marmora.

Inaugurata la mostra storica "La medicina veterinaria nella Prima Guerra Mondiale"

​Le fredde temperature invernali, inusuali per il mese di maggio in Sardegna, non hanno bloccato i circa 1.600 ospiti che, estremamente soddisfatti, hanno visitato, nell’ultimo fine settimana, il Museo Storico della Brigata "Sassari" e le altre mostre ospitate presso la caserma La Marmora, sede del comando della prestigiosa Unità dell’Esercito.

Erano infatti tre le proposte che il Comando Brigata Sassari ha offerto al pubblico, aderendo all’evento “Monumenti Aperti 2019” organizzato dal Comune di Sassari: oltre all’esposizione permanente del Museo della Brigata, cittadini e turisti hanno infatti potuto visitare sia un’esposizione di auto d’epoca curata dal Club “Il Volante” di Sassari, che ha visto la presenza di modelle e modelli con indosso abiti ispirati ai primi del ‘900 realizzati dallo stilista Manuel Casati, sia la mostra storica dal titolo "La Medicina Veterinaria nella Prima Guerra Mondiale".

Quest’ultima, inaugurata il 3 maggio scorso ed organizzata dal Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari e dal Comando Brigata "Sassari", costituisce la tappa finale di un evento itinerante che ha già toccato diverse citta italiane, mettendo a disposizione dei visitatori immagini, testi e materiali legati principalmente all’impiego dei cavalli nel Primo Conflitto Mondiale.

Il percorso espositivo, promosso dal Corpo di Sanità e Veterinaria dell’Esercito Italiano, in collaborazione con la Società Italiana delle Scienze Veterinarie, l’Associazione Italiana di Storia della Medicina Veterinaria e della Mascalcia ed il Museo di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, persegue lo scopo di rievocare gli anni della Prima Guerra Mondiale, con particolare riferimento all’opera compiuta dai medici veterinari e dagli studenti di zooiatria che un secolo fa vissero la tragica esperienza della Grande Guerra, in molti casi sacrificando la propria esistenza. La mostra sarà fruibile alla popolazione sino al 24 maggio.

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