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fonte: COMFORDOT

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Al via presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito il Master internazionale in Cultural Property Protection in Crisis Response.

Diciassette frequentatori provenienti da nove differenti Nazioni

​Ha avuto luogo presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia inaugurale della prima edizione del Master Internazionale in “Cultural Property Protection in Crisis Response” Protezione del patrimonio culturale in risposta alle crisi.

All’evento hanno presenziato una rappresentanza di Ufficiali frequentatori, unitamente a numerose autorità civili e militari tra cui il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Prof. Gianmaria Ajani, il Direttore del Master, Prof. Edoardo Greppi, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Prof. Giovanni Quaglia ed il Presidente del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Arch. Stefano Trucco.

Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Studi Militari, nel suo intervento di saluto, dopo aver illustrato l’excursus storico-normativo da cui trae origine ed ispirazione l’iniziativa, ha inoltre sottolineato l’importanza della stessa al fine dell’accrescimento del ruolo e dell’immagine dell’Esercito nel più alto contesto sociale su scala Nazionale. Successivamente il Prof. Francesco Francioni dell’European University Institute di Fiesole, già Presidente del World Heritage Commetee (Comitato per la Tutela del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO), ha tenuto una Lectio inaugurale dal titolo "Is there a general obligation of international law to prevent and avoid destruction of cultural property?"

Esiste un obbligo generale del diritto internazionale di prevenire ed evitare la distruzione di beni culturali? Il master, in lingua inglese, organizzato dalla Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, ha la durata complessiva di un anno e la sua fase “residenziale” si svolgerà fino al 31 maggio 2019 presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione. Il corso vedrà interessati due Ufficiali dell’Esercito, due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e tredici frequentatori civili, tra cui alcuni provenienti da 9 differenti nazioni, quali: Colombia, Francia, Palestina, Paesi Bassi, Perù, Yemen, Repubblica Ceca, Siria e Sudan. L’obiettivo del corso è quello di preparare una futura generazione di professionisti militari e civili con un background multidisciplinare e competenze avanzante, secondo gli standard UNESCO, nella protezione e tutela del patrimonio artistico-culturale in tempi di crisi, e più in generale, ha lo scopo di valorizzare il ruolo della cultura nell’affrontare la riconciliazione sociale e la ripresa economica delle aree colpite da conflitti o calamità naturali.

Tale progetto formativo costituisce un unicum nel panorama nazionale sia in termini di obiettivi didattici sia di contenuti e accresce ulteriormente l’offerta formativa dell’Istituto di Studi Militari, che nel corso degli ultimi anni ha ampliato notevolmente il fronte delle proprie iniziative formative contribuendo allo sviluppo delle attività di internazionalizzazione degli studi.

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