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fonte: COMFOP Nord

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Una delegazione militare del Comando Forze Operative Nord visita l'esposizione patrocinata dall'Esercito.

L’esercito patrocina la mostra “La geografia serve a fare la guerra?” a Treviso

Una delegazione del Comando Forze Operative Nord, condotta dal Generale di Corpo d'Armata Bruno Stano, ha visitato la mostra “La geografia serve a fare la guerra?”, esposizione curata dal Dottor Massimo Rossi presso la fondazione Benetton a Treviso che si avvale, tra gli altri, del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del patrocinio dell'Esercito.


La Forza Armata ha contribuito alla realizzazione della mostra con l'apporto dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore, dell'Istituto Geografico Militare e del Museo Storico dell'Arma del Genio.


L'iniziativa è considerata di particolare interesse culturale tanto essere stata insignita della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica. “La geografia serve a fare la guerra?”. E' questo l'interrogativo che si pone la mostra: senza geografia le guerre non sarebbero nemmeno immaginabili, ma a fare la guerra è sempre l’uomo che per raggiungere i suoi obiettivi è disposto a utilizzare tutto il sapere disponibile come quelli della fisica, della chimica, della geometria o della matematica.


L'esposizione fa capire come le mappe siano un potente mezzo di comunicazione non verbale e il contesto delle celebrazioni della Grande Guerra offre un valido pretesto per indagare sulla loro capacità di influenzare l’opinione pubblica quando assecondano il punto di vista degli Stati Maggiori. Per questo il percorso espositivo si concentra sul periodo storico che va dalla fine dell’Ottocento agli inizi del Novecento, ma parte dall’antichità e arriva ai giorni nostri per farci riflettere sul fatto che, come dicevano il geografo Cesare Battisti e lo storico Gaetano Salvemini un secolo fa, "non esistono confini politici naturali, perché tutti i confini politici sono artificiali, cioè creati dalla coscienza e dalla volontà dell'uomo". 


La mostra che ha avuto un notevole successo soprattutto nel mondo scolastico, rimarrà aperta fino al 19 febbraio.


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