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fonte: UNIFIL

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La Joint Task Force Lebanon (JTF-L) ha effettuato 12000 movimenti logistici in cinque mesi.

Settore Ovest: 800 mila i chilometri percorsi su strada dal 19 ottobre scorso

​Dopo quasi cinque mesi dall’assunzione di comando nella “Terra dei Cedri”, sono stati circa 12000 i movimenti logistici effettuati nell’area di responsabilità dalla Joint Task Force Lebanon (JTF-L) – Sector West, su base Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, di cui oltre 5500 quelli compiuti dai Caschi Blu italiani, ovvero quasi il 46% dei totali.

I risultati conseguiti viaggiano di pari passo con il contestuale incremento sia delle operazioni congiunte condotte sul terreno con le Forze Armate Libanesi (LAF), che dal 12% iniziale sono passate al 23%, sia del pattugliamento della Blue Line e sono in linea con gli standard prefissati dal contingente nazionale.

I Caschi Blu della Leonte XXV, inquadrati nella Missione in Libano, operano in un teatro operativo molto articolato dove le Nazioni Unite, per l’espletamento del mandato, impiegano componenti civili e militari; le relazioni tra queste componenti e ancora di più quelle con la popolazione locale e le Forze di Sicurezza libanesi, risultano assolutamente complesse.

Inoltre, la JTF-L, fornisce il supporto logistico "integrato" (nazionale e UNIFIL) a tutte le componenti del contingente italiano, nonchè quello "partecipato" dal comando della Missione ai contingenti che operano nell'ambito del Settore (Armenia, Brunei, Croazia, Ghana, Irlanda, Repubblica di Macedonia, Malesia, Malta, Repubblica di Corea, Serbia, Slovenia e Tanzania), così come previsto dagli accordi siglati dall’Italia.

Il compito viene assolto mediante una struttura logistica capace di garantire il supporto alle unità nazionali e internazionali assicurando, altresì, il collegamento continuo, attraverso l’Area Logistica di Transito (ALT), tra la madrepatria e il porto/aeroporto di Beirut.

A riguardo, per soddisfare le esigenze che ne derivano, l’individuazione delle risorse, nonché la creazione delle capacità di distribuzione ed il mantenimento ed impiego delle stesse, la JTF-L si avvale di un efficiente impianto logistico, inteso a razionalizzare il sostengo necessario all'attività operativa in modo da poterne minimizzare i rischi ed i costi d’implementazione e massimizzarne l’efficacia e l’efficienza.

In particolare: 

• il Combat Service Support Battalion (CSS-BN) garantisce il supporto attraverso le proprie componenti trasporti, rifornimenti e mantenimento, gli assetti sanitari e i nuclei di disinfezione; 

• il Combat Support Battalion (CS-BN) assicura la funzionalità giornaliera dell’unità con l’impiego, ad esempio, di una Compagnia trasmissioni, con assetti specialistici dedicati come quelli Chemical Biological Radiological Nuclear (CBRN) ed Electronic Warfare (EW) italiani ed Explosive Ordnance Disposal (EOD) - Improvised Explosive Device Disposal (IEDD) croati; 

• l’Infrastructure Management Centre (IMC), svolge invece le attività di supporto tecnico e manutentivo delle basi, attraverso l’elaborazione di pratiche tecnico-amministrative e l’esecuzione di attività manutentive, nonché di ammodernamento, rinnovamento e nuove costruzioni; 

• inoltre, la Joint Multimodal Operation Unit (JMOU), assetto nazionale alle dipendenze dirette del National Contingent Commander italiano del Comando UNIFIL di Naqoura, si occupa, nell'ambito della Missione in Libano, della gestione dei transiti in entrata e in uscita di uomini, mezzi e materiali. Il trasferimento può avvenire singolarmente o attraverso la combinazione di diverse modalità di trasporto: su strada, in modo flessibile e rapido; su ferro, tendenzialmente economico; via mare, estremamente economico e via aerea, in modo estremamente veloce.

Dal 19 ottobre dello scorso anno ad oggi, sono oltre 800 mila i chilometri percorsi su strada dal Settore Ovest, per i trasporti tattico-logistici da e per l’ALT di Beirut, funzionali al supporto del contingente nell’area di responsabilità. La complessa macchina della logistica si inserisce pertanto in un sistema molto articolato e complesso e deve sempre essere aderente, senza soluzione di continuità, nell’assolvimento del mandato e nella ricerca dell’implementazione della Risoluzione 1701/2006 delle Nazioni Unite, fondamento giuridico della Missione UNIFIL.

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