ikTud#GC1pSLPm8vcV!tTEkLLmb2of4^931k7SnT$Dhb4btave

fonte: Comando Truppe Alpine

Condividi su Linkedin

Conclusa l’ultima fase dell’addestramento sci alpinistico.

L’addestramento sci-alpinistico è fondamentale per la formazione specialistica

Si è conclusa l'ultima fase dell'addestramento sci alpinistico delle unità della Taurinense. L'attività ha visto impegnati vari plotoni completamente equipaggiati per il movimento in montagna che sono stati testati e valutati in una serie di difficili prove in ambiente innevato, alternando sci di fondo con prove di tiro, pernottamenti in quota, senza trascurare due aspetti fondamentali per la sicurezza in montagna: l'orientamento topografico e l'intervento in caso di slavine o valanghe.


Sin dall'inizio del periodo invernale, le attività addestrative in montagna della Brigata Alpina "Taurinense" si sono susseguite senza soluzione di continuità. Negli ultimi mesi infatti, le montagne di Piemonte e Abruzzo hanno visto una presenza continua di alpini appartenenti a tutte le unità della Brigata. Agli oltre 250 militari in addestramento in Val di Susa, se ne aggiungono circa 80 impegnati nei corsi basici, intermedi ed avanzati di scialpinismo e di soccorso in montagna, mentre è costante la presenza di specialisti Meteomont e soccorritori piste, per un totale di più di 400 alpini.


L'addestramento sci-alpinistico, essenziale per il movimento e le operazioni in ambiente montano innevato, rappresenta per le Truppe Alpine dell'Esercito uno dei momenti fondamentali della propria formazione specialistica.


I numerosi corsi, tutt'ora in svolgimento, svolti nella stagione invernale consentono quindi agli alpini di approfondire la conoscenza dei materiali e del loro corretto uso nella pratica dell'attività sciistica e scialpinistica. Cosa ancor più importante è lo studio di concetti di base relativi al fenomeno della neve e delle valanghe e le relative tecniche di autosoccorso e soccorso organizzato. Sicurezza e soccorso sono, infatti, elementi che caratterizzano l'impiego delle unità della Taurinense in ambiente montano.Pur se impiegata in Afghanistan, Iraq e Libia, la Taurinense ha proseguito la propria attività in montagna sia per la parte operativa, sia nell'impiego a favore della sicurezza dei cittadini sull'arco alpino nord occidentale ed in Italia centrale. Nuclei di soccorritori piste infatti sono presenti nei comprensori sciistici piemontesi della Via Lattea, Bardonecchia, Pragelato e Frabosa Soprana ed in quelli abruzzesi di Ovindoli e Campo Felice.


Sempre in tema di sicurezza in montagna, gli alpini della Taurinense effettuano rilevamenti meteo-nivometrici per il Meteomont, il servizio gestito dal Comando delle Truppe Alpine di Bolzano che, attraverso una rete di stazioni automatiche e manuali, monitorizza costantemente i valori di temperatura, umidità, precipitazioni, stato e quantità della neve con particolare attenzione al pericolo di slavine e valanghe. Questi dati vengono raccolti ed elaborati per fornire ai cittadini i bollettini di avviso utilizzati anche dai servizi di Protezione Civile.


La vocazione montana delle Truppe Alpine dell'Esercito, è espressa dai reparti della Brigata anche all'estero, come testimoniato durante il recente impiego in Afghanistan dove gli advisor della Taurinense hanno condotto corsi di Mountain Warfare a favore di unità dell'Esercito afghano, abilitando i frequentatori al combattimento in quota, particolarmente necessario per un ambiente dalle caratteristiche orografiche tipiche dell'area nord della provincia di Herat. In Iraq invece, un team del 3° Reggimento alpini della Task Force "Praesidium" è intervenuto per realizzare un complesso passaggio aereo a corda doppia lungo oltre 30 metri per valutare il livello di sicurezza della diga di Mosul.


La capacità di muovere ed operare in ambiente innevato contribuisce ad accrescere quella che viene definita la capacità "duale" dell'Esercito, ossia non solo in quanto essenziale nelle operazioni militari, ma anche perché utile nel corso di interventi a supporto della popolazione civile a seguito di pubbliche calamità.

condividi: