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fonte: UNIFIL

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8 novembre 2006 - 8 novembre 2016: i militari italiani da dieci anni impegnati nella missione UNIFIL nella terra dei cedri.

I caschi blu italiani, da dieci anni, lavorano a favore del popolo libanese

​​​​​​​Ieri mattina a Shama, il comandante del Sector West Generale di Brigata Ugo Cillo, a margine dell’alzabandiera, ha voluto ricordare il decennale dell’Operazione “Leonte”​.


Sono infatti trascorsi 10 anni dall’8 novembre del 2006 quando a Tibnin, a quel tempo sede del quartier generale dei caschi blu italiani in Libano, l'allora Generale di Brigata Paolo Gerometta, in qualità di comandante della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” assunse il comando del Sector West di UNIFIL ricevendo le consegne dal Contrammiraglio Claudio Confessore, comandante della Joint landing Force-Lebanon.


La cerimonia fu svolta alla presenza dell’allora comandante di UNIFIL, Generale Alain Pellegrini che, poco dopo, cedette il comando della missione ONU al Generale Claudio Graziano – attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa. I caschi blu italiani, da allora, hanno continuato incessantemente, a svolgere i compiti assegnatogli e sanciti dalla risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In particolare, nei dieci anni trascorsi, hanno svolto oltre 231 mila attività operative (pattuglie, observation point, attività congiunte con le Forze Armate libanesi), realizzato oltre 750 progetti di cooperazione civile militare (rifacimento di tratti di strade, illuminazione pubblica, ristrutturazione di scuole, ambulatori), svolte oltre 1100 interventi di demining (sminamento e bonifica di ordigni inesplosi) questo fino al 2013, da allora ad oggi l’attività è condotta da unità del Genio appartenenti ad altri contingenti, percorsi 21.300 mila chilometri.


La Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” ha assunto lo scorso 17 ottobre,  avvicendando la Brigata “Sassari”​, la guida della missione in una terra già conosciuta e per la quale, ha sottolineato il Generale Cillo: “continueremo a lavorare con costanza per garantire al popolo libanese la tranquillità che merita”.


Le brigate italiane che si sono avvicendate in questi anni sono state oltre alla “Pozzuolo del Friuli”, la brigata paracadutisti “Folgore”, corazzata “Ariete”, bersaglieri “Garibaldi”, aeromobile “Friuli”, meccanizzata “Aosta”​, “Pinerolo”,“Grana​​​​tieri di Sardegna”,

alpina “Taurinense”​.


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