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L'Esercito Italiano nella guerra di liberazione:  il Corpo Italiano di Liberazione.

Costruire una memoria collettiva che sia premessa di partecipazione, di consapevolezza e di diritti

​Nell’ambito degli “Incontri Culturali a Palazzo Arsenale”, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, si è svolta, in modalità on line, la conferenza dal titolo “L'Esercito Italiano nella guerra di liberazione: il Corpo Italiano di Liberazione". Relatore il Colonnello Franco Di Santo, Direttore Responsabile della Rivista Militare, periodico trimestrale dell'Esercito Italiano.

Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Formazione, nel suo intervento introduttivo ha sottolineato l’importanza di indagare la storia dell'Esercito e del nostro Paese per trarne elementi di analisi e spunti di riflessione da trasmettere alle nuove generazioni al fine di costruire una memoria collettiva che sia premessa di partecipazione, di consapevolezza e di diritti.

Durante la conferenza il Colonnello Di Santo ha voluto ripercorrere quei momenti storici durante i quali il Corpo Italiano di Liberazione – C.I.L. (erede del I° Raggruppamento Motorizzato, che combatté la Battaglia di Monte Lungo l'8 dicembre 1943 e precursore dei Gruppi di Combattimento che parteciparono alla fase finale della campagna d'Italia) dimostrò la ritrovata piena capacità operativa dell'Esercito Italiano dopo i drammatici eventi seguiti all'armistizio dell'8 settembre 1943, grazie anche ad una capace e determinata leadership militare

Esempio di grande leadership in quei particolari momenti storici: il Comandante del C.I.L. Generale Umberto Utili, che seppe far fronte al meglio non solo alle avversità del momento ma anche all'iniziale scetticismo degli Alleati. La storia del C.I.L., come quella del I° Raggruppamento Motorizzato e dei Gruppi di Combattimento, è quanto di grandioso seppero fare i soldati italiani quando era per altri “vanità sperare e follia combattere". L’intervento si colloca nell’ambito degli “Incontri Culturali a Palazzo Arsenale”, progetto educativo rivolto principalmente agli Ufficiali frequentatori, e rappresenta un tradizionale strumento formativo della Scuola di Applicazione dell’Esercito.

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