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fonte: Kfor

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In Kosovo, per l’anniversario della battaglia di “El Alamein”, i militari del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” celebrano la festa di Corpo.

Festa di Corpo del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia”

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In occasione del 74° Anniversario dei fatti d'Arme di El Alamein, il 62° Reggimento Fanteria “Sicilia”​ di Catania, attualmente impiegato in Kosovo nell’ambito dell’Operazione NATO “Joint Enterprise” quale Multinational Battle Group West (MNBG-W), ha celebrato nei giorni scorsi la festa di Corpo del reparto presso Camp “Villaggio Italia” a Belo Polje.


La cerimonia ha rappresentato per tutti gli uomini e le donne del reggimento un momento solenne, vol​to a commemorare e onorare le eroiche gesta di coloro che in Africa Settentrionale combatterono in quella battaglia, oggi ricordata dalla storia come la “Seconda Battaglia di El Alamein”. 


La ricorrenza è stata assunta a festa di Corpo del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” ad imperitura memoria del sacrificio estremo dei fanti del reggimento. In quell'occasione il reparto venne insignito della seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare. Quest’anno la ricorrenza ha acquisito un significato più profondo per i moderni eredi dei fanti di allora, perché per la prima volta nella storia, l’unità ha celebrato la sua festa lontano dalla Madre Patria, per di più nel teatro balcanico dove 100 anni fa il reggimento approdava in Macedonia (FYROM), restandoci fino al 1918, inquadrato nella Brigata “Sicilia”.


Alla cerimonia hanno presenziato l’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, Piero Cristoforo Sardi, il Comandante della Forza Multinazionale NATO KFOR (Kosovo Force), Generale di Divisione Giovanni Fungo, la medaglia d’Oro al Valor Militare Sergente Andrea Adorno e una rappresentanza dei contingenti stranieri che operano insieme ai fanti di Sicilia nell’ambito del MNBG-W, unità multinazionale a guida italiana responsabile del settore occidentale del Kosovo.


"Oggi è un giorno di festa, perché noi tutti, uomini e donne del 62° reggimento, posando per un attimo lo sguardo alla storia di grandi ideali di chi ci ha preceduto, possiamo coglierne lo spirito profondo e tramandarne con dovere, costanza e passione valori e tradizioni”, queste le parole indirizzate ai fanti del reggimento dal loro Comandante, Colonnello Giovanni Giagheddu.


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