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Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito alla cerimonia del 73° Anniversario della Battaglia di Mignano Montelungo.

Il Generale  Errico ricorda i caduti della Battaglia di Mignano Montelungo

Confermando l'attenzione che l'Esercito ripone nel commemorare i caduti di tutte le guerre, questa mattina, al Sacrario Militare Nazionale di Mignano Montelungo, è stato celebrato il 73° Anniversario dell'omonima battaglia, combattuta tra l'8 e il 16 dicembre del 1943 e per la quale la città fu insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare e della Medaglia d'Oro al Merito Civile.

 

La cerimonia si è svolta alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d'Armata Danilo Errico, del Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d'Armata Luigi Francesco De Leverano, del prefetto della città di Caserta, dott. Arturo De Felice e del sindaco di Mignano Montelungo, dott. Antonio Verdone.

Presenti, inoltre, il presidente dell'Associazione Nazionale «Guerra di Liberazione», Ambasciatore Alessandro Cortese de Bosis e vari sindaci dell'area dell'Alto Casertano, del Basso Lazio e del Molise.

 

Accompagnati dalle note della Banda della Brigata Granatieri di Sardegna, le autorità hanno passato in rassegna uno schieramento interforze e hanno reso omaggio alla Bandiera di Guerra del 17° Reggimento addestramento volontari "Acqui" - che nella tragica vicenda di Cefalonia rifiutò con disprezzo la possibilità di resa concessa dal nemico - e al Gonfalone del comune di Mignano Montelungo - che 73 anni fa si strinse tenacemente attorno ai combattenti del 1° Raggruppamento Motorizzato dell'Esercito, incitandoli alla vittoria.

 

Il Sottosegretario Rossi ha ricordato il valore e il coraggio dei militari di allora e dei militari in servizio, uniti dal comune amore per il tricolore, aggiungendo che "il sacrificio dei soldati caduti in questa sanguinosa battaglia costituisce una preziosa eredità e un esempio a cui ci dobbiamo ispirare" e, per concludere, sottolineando che "nei momenti di crisi, quando subentrano dubbi sulla rotta da seguire, sulla direzione da intraprendere, è dovere di tutti noi guardare agli eroi di Montelungo e ai valori interpretati da tutti i nostri uomini e donne che indossano l'uniforme e che ogni mattina rendono onore al tricolore che si innalza sul pennone".

 

Il Generale Errico, nel corso del suo intervento, ha rivolto un reverente e commosso pensiero ai caduti di ogni tempo e ai reduci della battaglia di Montelungo presenti alla cerimonia, sottolinenando che oggi "siamo qui per rendere merito e riconoscere il debito di gratitudine che l'Italia ha maturato nei confronti di quei giovani che combatterono quell'aspra battaglia, nella convinzione che quell'impresa non solo non debba essere dimenticata ma meriti di continuare a illuminare il cammino di tutti i nostri giovani, non solo di quelli in armi.

Giovani che restituirono consapevolezza e fiducia nelle capacità della nostra Nazione e che furono espressione fiera, ferma e determinata di ferrea volontà e fede nel futuro.

Oggi, questa splendida eredità è stata raccolta dalle migliaia di militari che prestano servizio in ogni angolo del mondo onorando la Patria con impegno e professionalità".

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