ikTud#GC1pSLPm8vcV!tTEkLLmb2of4^931k7SnT$Dhb4btave

fonte: COMFOTER COE

Condividi su Linkedin

Addestramento congiunto tra Esercito e soccorritori alpini a Selva dei Molini (BZ) per la ricerca dispersi da valanga

COMFOTER

Nei giorni scorsi, il 4° Reggimento dell'Aviazione dell'Esercito "Altair" ha condotto l'esercitazione di ricerca e soccorso in montagna "Avalanche 2018".

L'attività ha coinvolto gli assetti della Guardia di Finanza, le squadre di soccorso del Bergrettungsdienst (BRD) dell'Alpenverein Südtirol (AVS), del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari dell'Alto Adige, del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), comprese le loro unità cinofile, per un totale di 70 soccorritori. Il tutto si è concluso nella giornata di sabato scorso in località Selva dei Molini (BZ).

Lo scenario dell'esercitazione proponeva l'attivazione di un dispositivo di soccorso a seguito di una valanga in località Lappago (Bz), ad una quota di 1700m, dove si rendeva necessario il trasporto aereo urgente di squadre di soccorso e unità cinofile per l'avvio delle attività di ricerca dei superstiti, simulati da soccorritori accuratamente nascosti nella neve.

Il 4° "Altair" ha quindi schierato un dispositivo formato da un posto comando tattico avanzato, un punto avanzato di rifornimento e un elicottero UH205A con equipaggio, oltre a due tecnici operatori di bordo, rischierati nelle zone di atterraggio in prossimità della valanga e del centro di coordinamento delle operazioni di ricerca, per fornire assistenza all'aeromobile.

Quest'assetto, con il concorso della Sezione Aerea di Bolzano della Guardia di Finanza, che ha rischierato sul posto un HH412C,  ha consentito il trasporto dei 70 soccorritori sul punto colpito dalla slavina, dando la possibilità di costituire, in meno di un'ora, un consistente dispositivo di ricerca in grado di passare al setaccio il cono della valanga, con il prezioso ausilio dei cani da ricerca.

Inoltre, è stato impiegato un operatore al verricello del 4° "Altair" per il rilascio di due soccorritori del BRD in un punto non accessibile, consentendo di monitorare dall'alto le operazioni e allertare il dispositivo in caso di successivi distacchi di neve sul luogo delle operazioni.

Obiettivo dell'esercitazione era quello di incrementare l'addestramento dei team di soccorritori alle tecniche di ricerca e soccorso di travolti da valanga e verificare le capacità d'intervento delle squadre nella particolare cornice di una missione di volo in alta quota.

 

L'addestramento congiunto rappresenta il valore aggiunto in caso di intervento reale, come ha dimostrato il recente soccorso in Vallelunga il 23 gennaio scorso, quando l'intervento dell'Esercito ha permesso di evacuare 154 persone in pericolo di vita.

La possibilità d'intervento congiunto dei soccorritori alpini e degli assetti dell'Esercito che, secondo il principio del dual use, impiegano le capacità acquisite nelle operazioni militari a favore della collettività, costituisce una risorsa molto preziosa, che diventa sempre più determinante nell'affrontare le situazioni di emergenza.

 


condividi: