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Il Generale di Divisione Luciano Portolano lascia la guida della missione internazionale in Libano al Generale irlandese Michael Beary.

Presente alla cerimonia anche il Sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano

Il Generale di Divisione Luciano Portolano ha ceduto, dopo due anni, il Comando della Missione delle Nazioni Unite in Libano al Generale Irlandese Michael Beary.


Nel suo discorso di commiato, il Generale Portolano ha espresso soddisfazione e gratitudine per la sensazione provata di grande vicinanza e rispetto delle autorità e del popolo Libanese: “Grazie per il supporto, la stima e l’apprezzamento che avete sempre dimostrato verso il lavoro dei peacekeepers di UNIFIL”.


L’Alto Ufficiale ha evidenziato l’eccellente livello di preparazione e la straordinaria capacità di cooperazione e di intervento raggiunto dalle Forze Armate Libanesi e da tutto l’apparato di sicurezza “sempre nel pieno rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che peraltro,  proprio in questi giorni,  compie i suoi primi 10 anni di vita.”


“Grazie” ha proseguito il Generale Portolano, “con il vostro supporto fermo e risoluto avete permesso alla missione UNIFIL di trovare, in ogni circostanza, soluzioni efficaci per sciogliere le tensioni nell’area delle operazioni del sud del Libano, preservando la stabilità e garantendo uno dei più lunghi periodi di calma in quest’area. La situazione lungo la Blue Line è rimasta solida nonostante la condizione turbolenta di molte delle aree circostanti. E’ un grande risultato di UNIFIL per il quale ringrazio tutte le parti con le quali abbiamo lavorato e che lo hanno reso possibile. La stabilità e la pace duratura sono gli obiettivi da raggiungere e dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme per assicurarli nel sud del Libano.”


Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Onorevole Gioacchino Alfano, massima autorità ospite alla cerimonia, ha voluto evidenziare quanto il Libano sia un teatro di grande rilevanza strategica per la sicurezza del Mediterraneo e dell’Europa: “ La politica estera del Governo italiano è sempre stata quella di sostenere il ruolo delle Nazioni Unite per una sempre più incisiva presenza di questa Organizzazione a garanzia della sicurezza mondiale, accentuandone e favorendone le azioni.”


L’Onorevole Alfano ha ringraziato tutte le componenti di UNIFIL che operano in completa sinergia: “UNIFIL ha dimostrato negli anni la sua perdurante validità: ha infatti continuato ad assolvere efficacemente alla sua importante funzione di stabilizzazione, prevenendo l’aggravarsi della tensione nella regione ed assicurando lo sviluppo del dialogo tra le parti nel formato a tre ONU. Oggi possiamo affermare con orgoglio che l’area di operazioni di UNIFIL è probabilmente la più sicura del Paese.”


Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità politiche e militari libanesi, alti rappresentanti della Comunità internazionale, l’Ambasciatore Italiano in Libano, Sua Eccellenza Massimo Marotti ed il Comandante del Comando Operativo Interforze, Ammiraglio Cavo Dragone.

 

L’Italia è inserita nella forza multinazionale denominata UNIFIL che dal 1978 opera lungo la linea “armistiziale” Blue Line tra il Libano ed Israele.


Prima della crisi del luglio/agosto 2006 la forza multinazionale di UNIFIL aveva il compito di verificare il ritiro delle truppe israeliane dal confine meridionale del Libano e assistere lo stesso governo a ristabilire la propria autorità nell’area.


Dopo la crisi del luglio/agosto 2006, ai precedenti compiti, si sono aggiunti il sostegno alle forze armate libanesi nel dispiegamento nel sud del paese, l’assistenza umanitaria alla popolazione civile e il monitoraggio della cessazione delle ostilità nell’area compresa tra la “Blue Line” ed il fiume Litani.


Alla missione UNIFIL partecipano oltre 10.500 soldati provenienti da 40 Nazioni e circa 1000 impiegati civili.


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