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Attraverso un felice connubio di storia, geografia e tavole grafiche sottolineata, a Firenze, l’importanza fondamentale del fiume Piave per l’Italia moderna.

Il volume “Non chiamatelo fiume” presentato all’IGM

​Ieri pomeriggio, presso l’Istituto Geografico Militare di Firenze, è stato presentato il volume "Non chiamatelo fiume. Dal Grappa al Piave, storia di un monumento d’Italia".

Il Comandante dell’ente fiorentino, Generale di Divisione Pietro Tornabene, ha, nella sua relazione, evidenziato come la geografia e la storia, connesse alla resistenza italiana sul fiume, siano stati elementi fondanti l’Italia moderna e come le gesta epiche dei soldati di allora ancora influenzano, anche se in maniera non palese, la vita odierna della nostra nazione.

Il libro, con l’ausilio di disegni curati nella grafica e nell’ambientazione storica, racconta gli ultimi due anni della Grande Guerra quando l'Esercito, dopo i fatti d'Armi di Caporetto, si riorganizza e pone le basi per la vittoria finale.

Per l'occasione, insieme al prefetto, dottor Alessio Giuffrida, erano presenti all'evento anche autorità civili e scolastiche del presidio fiorentino. Al fine di consolidare il rapporto tra IGM e mondo formativo toscano, da sottolineare, la partecipazione del Professor Marinelli, preside dell’Istituto Superiore Statale Virgilio di Empoli, e della Professoressa Addabbo, preside dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore Tecnica e Liceale Russell Newton di Scandicci (FI).

L’evento è da inquadrare nel contesto di una serie di momenti di approfondimento, storico-culturale, che l’Istituto Geografico Militare promuove ed organizza a beneficio dei propri dipendenti civili e militari e nell’ambito delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale (1914-1918).

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