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Le cinque sfide dell’Esercito

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Le cinque linee programmatiche sono state illustrate dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito alle Commissioni Difesa di Camera e Senato nell’Audizione del 20 settembre 2018.
In particolare:

1. Organizzazione: razionalizzazione dello strumento;
2. Personale: ringiovanimento, valorizzazione e benessere;
3. Addestramento: incremento, minimizzando l’impatto ambientale;
4. Capacità e sistemi: immediato avvio di programmi e recupero gap capacitivo con altre Forze Armate;
5. Infrastrutture: caserme e basi moderne con strutture aperte ai cittadini.

La prima linea programmatica mira all’implementazione del processo di razionalizzazione in atto, indirizzato a preservare la componente operativa della Forza Armata, con la contestuale riduzione di componenti non operative.

Il personale, protagonista della seconda linea programmatica, rappresenta l’elemento centrale dell’Esercito nonché la più importante linea programmatica. La Forza Armata che vede impiegati ogni giorno circa 19.000 soldati in attività di carattere operativo, necessita di adottare una serie di misure finalizzate al ringiovanimento, possibilmente con l’immissione di ulteriori giovani leve, valorizzandone e curandone il benessere individuale e familiare rispettando sempre la centralità della componente umana. In tale direzione sono da intendersi alcune misure adottate negli ultimi mesi come ad esempio l’incremento della disponibilità di alloggi di servizio, quale elemento essenziale per accrescere il livello di benessere del personale.

La terza linea programmatica è rappresentata dall’addestramento e dall’approntamento che costituiscono le attività necessarie ad assicurare un elevato standard di “prontezza operativa” attraverso la massimizzazione dei benefici, coniugando l’addestramento con il rispetto dell’ambiente. L’ottimizzazione dell’addestramento dovrà prevedere sempre più il ricorso alla simulazione, che al tempo stesso combina una preparazione efficace e realistica con una riduzione dell’impatto ambientale.

La quarta linea programmatica consiste nel poter disporre di progetti che sviluppino sistemi d’arma tecnologicamente avanzati e competitivi. In tal senso, occorre ridurre il grave gap capacitivo che compromette l’interoperabilità a livello interforze e multinazionale dell’Esercito.

La quinta linea programmatica riguarda la disponibilità di caserme e basi moderne. È prevista la realizzazione di caserme con annesse aree addestrative, poli abitativi a basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica comprensivi di scuole, asili, impianti sportivi, spazi per il tempo libero con aree e servizi aperte anche alla popolazione civile.

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